Lo scroscio è sinonimo di riuscita tecnica - Studio Collalti

Lo scroscio è sinonimo di riuscita tecnica

Lo scroscio è sinonimo di riuscita tecnica

Ciao,

qui Alessio Collalti Fisioterapista e Osteopata DO e ti do il benvenuto all’interno di questo video, oggi andremo a parlare di un argomento estremamente importante in ambito osteopatico ossia della manipolazione vertebrale e nello specifico andremo a capire se il classico scroscio articolare quindi il suono che si sente durante la manipolazione vertebrale sia indicativo della riuscita tecnica.

Ma cominciamo subito tipico dell’aspetto manipolativo è il crack che è il suono che si sente durante il gesto tecnico.

La domanda che mi viene fatta molto spesso è:

E’ importante sentire questo feedback uditivo quando andiamo ad effettuare una manipolazione vertebrale?

Allora per prima cosa il crack lo potrai sentire non solo ed esclusivamente durante le manipolazioni vertebrali ma ti capiterà di sentire anche durante le manipolazioni periferiche, quindi come ad esempio gli arti superiori gli arti inferiori.

Gli arti superiori di un gomito di un astragalo di una caviglia e su ogni articolazione andare ad effettuare una manipolazione ed andare ad udire questo tipico scroscio.

Una cosa IMPORTANTE che devi sapere però è che il suono cioè l’emissione del suono è un ottimo feedback che sicuramente ci da un segnale che la nostra tecnica dal punto di vista prettamente meccanico, quindi prettamente tecnico è avvenuta.

La cosa importante da sapere però è:

Non è vero che il suono che tu emetti sia sinonimo di riuscita terapeutica cosa estremamente differente dalla riuscita tecnica, perché tu puoi sentire il crack durante la tua manipolazione vertebrale quindi avere il to feedback uditivo ma non avere l’effetto terapeutico desiderato ma al tempo stesso potrebbe accadere il contrario, ovvero tu potresti effettuare la tua manipolazione vertebrale, non sentire nessun tipo di suono ma avere un effetto terapeutico.

Questo perché?

Perché quando noi andiamo ad effettuare la manipolazione il ruolo meccanico che essa svolge è solo la parte più piccolo, la parte meno nobile e quella che sicuramente non vogliamo andare a ricercare.

Devi vedere il thrust come un messaggio che noi vogliamo andare a mandare al sistema nervoso del nostro paziente il quale deve essere metabolizzato elaborato corticalizzato e a quel punto avremo l’effetto desiderato quindi puoi effettuare a volte una semplice chiusura in chiave una  messa in tensione e sentire uno scroscio questo non significa che tu hai avuto un effetto terapeutico; quello che fa la differenza è l’intenzione che ti inserisci all’interno della tua manipolazione è il timing della manipolazione e quindi il tempo perfetto di quel gesto tecnico terapeutico.

Il suono è sicuramente un rafforzo un feedback uditivo che percepiamo ma non ti garantisce che la tecnica sia riuscita dal punto di vista dell’efficacia.

Devi curare aspetti importanti come la chiusura in chiave la barriera motrice il timing della manipolazione l’intenzione e le strutture che decidi di andare a manipolare  e il perché decidi di andare a manipolarle magari puoi manipolare una D9 per un legame meccanico oppure potresti manipolare una D9 per un effetto neurovegetativo grazie al rapporto con i surreni oppure potresti scegliere di effettuare una manipolazione su una struttura per un legame fluidico e questi sono i concetti che devono trasferirsi nelle tue mani quindi nel tuo gesto tecnico e quindi nella tua esecuzione tecnica che andrà magari  a prescindere solo ed esclusivamente dal suono ma come ti ho detto attenzione timing intenzione e corretta struttura che voglio andare a manipolare.

Abbiamo fatto un pò di chiarezza sull’importanza o meno del suono articolare e quindi non focalizzarti solo su quello.

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