Lombalgia o “Colpo della strega”: cos’è e come trattarla?

L’unica strega che riesce ad incutere timore a chi ha assaggiato i suoi “poteri” è quella del famoso “Colpo della Strega“.
Tutti, almeno una volta nella vita, ne abbiamo sentito parlare.
O perché lo abbiamo accusato oppure perché qualcuno vicino a noi ne ha sofferto.
Classica scena: mi piego sul lavandino per andare a lavarmi i denti e li rimango bloccato senza riuscire a rialzarmi.
Una situazione tanto comune quanto dolorosa che porta il paziente all’abbondante assunzione di antinfiammatori e miorilassanti per cercare di gestire la sintomatologia.
Ho utilizzato volutamente il termine “gestire la sintomatologia“, proprio perché la terapia farmacologica non andrà ad agire sulla causa ma sul sintomo.
Ed è qui che entrano in campo la fisioterapia e l’osteopatia.
Cerchiamo di capire cosa è “un colpo della strega“.
Potremmo semplificare dicendo che il colpo della strega è un blocco acuto di una vertebra che non riesce più ad avere una corretta moblilità e rimane “incastrata” in una posizione.
Pane per i denti di un osteopata.
Diciamo che il colpo della strega è il sogno di ogni bravo osteopata in quanto con una singola seduta riesce a far uscire “dritto” un paziente entrato “piegato“.
Tramite l’utilizzo di tecniche specifiche si è in grado di restituire la corretta mobilità alla/e vertebra/e in disfunzione.
In questo modo si va ad agire direttamente sulla causa della sintomatologia e non sul sintomo.
Ora, una riflessione importante da osteopata.
Perché la vertebra ha deciso “improvvisamente” di bloccarsi?
Fino a prova contraria ti laverai i denti circa 3 volte al giorno tutti i giorni, e mai nulla è accaduto.
Perché questa volta è successo questo disastro?
Devi sapere che, prima che il corpo manifesti un sintomo, deve aver finito tutte le sue possibilità di compensare; mi spiego meglio.
Le vertebre lombari per loro natura dal punto di vista bio-meccanico dovrebbero svolgere un determinato compito.
Siccome però il corpo umano (macchina perfetta) ha la capacità di compensare, se qualcosa non funziona e/o si è bloccato può continuare a svolgere la sua attività.
Immagina di avere un dorso bloccato, il suo movimento è svolto dalle vertebre lombari.
Se anche l’anca si blocca, anche in questo caso saranno sempre le povere lombari a farsi carico di questa funzione persa.
Ecco, quindi, che le vertebre si troveranno a dover gestire la “negligenza” del dorso e delle anche; e lo faranno finché potranno.
Il sintomo acuto, “il colpo della strega“, va visto come la famosa goccia che fa traboccare il vaso, l’esaurimento delle forze della struttura ormai stressata.
Ecco che il compito della fisioterapia e dell’osteopatia sarà non solo quello di sistemare l’ultimo evento traumatico, ma anche tutte quelle problematiche che hanno portato al blocco.
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Buona Osteopatia,
Alessio
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